Ispirato alla leggenda della pantera nera
La pantera, abile cacciatrice, seducente e feroce è spesso presente nelle raffigurazioni di Dioniso. Infatti è molto stretto il legame del dio e delle sue seguaci con questo felino.
Come Dioniso, anche la pantera è seducente. Il dio viaggiava nei paesi mediterranei e in Asia in testa al corteo dei suoi seguaci, attratti dalla sua vitalità, dai suoi divini poteri e dal suo inebriante dono. E della pantera si diceva che avesse l’alito profumato con il quale attirava verso di sé altri animali.Ma, se la leggenda dice che la pantera seduce con il profumo del suo alito, la leggenda dice anche che la pantera è attratta dai profumi inebrianti, in particolare da quello del vino. Le Menadi, le donne del corteo dionisiaco, sono anch’esse paragonabili a pantere.
Come le pantere, erano attratte dall’ebrezza del vino offerto da Dioniso e lo seguivano e si abbandonavano ai suoi riti notturni e segreti nelle foreste dove, invasate dal dio, pervase dallo spirito vitale della Natura, come pantere cacciatrici, uccidevano e squartavano piccoli animali da sacrificare per rievocare l’uccisione di Dioniso ad opera dei Titani, per poi placarsi, riposare tra gli alberi e serenamente prendersi cura, di cuccioli, fino ad allattarli.
Così racconta Euripide …. La pantera è sensuale, mistica e misteriosa, colpisce nel buio senza pietà, con il suo penetrante sguardo giallo-verde, evoca il senso di capacità di guardare al futuro.
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