Ispirato alla leggenda sulla nascita del fenicottero rosa
I fenicotteri con le loro penne purpuree sono legati al mito della fenice: l’uccello di fuoco che rinasce dalle sue ceneri. . Il termine fenicottero deriva dalle parole greche phoinix (fenice o porpora) e pteron (penne) ovvero “dalle piume di porpora“, rosso fuoco. Persino il suo nome francese flamant rose o quello inglese flamingo ricordano il fuoco e le fiamme. Molto probabilmente, quindi, il mito della fenice è legato ai fenicotteri.
Al Lago di Natron, in Tanzania, è un lago di origine vulcanica del tutto inospitale. Ma qualche fenicottero osa arrivare fin lì e deporre le uova. E proprio da qui potrebbe essere nato il mito. Da un uovo incubato al caldo, tra le ceneri vulcaniche, che una volta schiuso ha dato vita a un uccello color del fuoco. Questo incantevole esemplare di volatile ha affascinato, nel tempo, tantissimi artisti, poeti e letterati come Pablo Neruda, che ad esso dedica la poesia “Flamenco”. Il fenicottero, definito anche “uccello dei quattro elementi” (aria, acqua, fuoco, terra), storicamente viene ricordato non solo per la sua immensa bellezza e particolarità di forma e colore, ma anche per il richiamo alla sfera dell’emotività.Il fenicottero rosa simbolicamente incarna da un lato la positività, il fascino, l’eleganza, l’equilibrio, la rinascita.L’uccello di fuoco è anche un’antica fiaba popolare russa raccolta che parla del principe Ivan allorché sorprese il meraviglioso pennuto in procinto di svolazzare intorno ad un albero di mele d’oro all’interno del giardino di un mostro. Il Principe si avvicinò furtivamente all’albero approfittando di una nuvola che nascondeva la luna rendendo buio il giardino, catturò l’uccello con un retino d’amianto. L’Uccello di Fuoco implorò il principe di lasciarlo libero e gli offre una delle sue penne di fuoco. Il principe lo liberò ed esso gli promise di tornare subito da lui in caso di pericolo,e difatti alla fine con una scatenata danza,l’uccello salvó il Principe .
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